La Intermeeting formerà a distanza 400 mila medici cinesi

L’azienda fondata nel 1999 collabora con il gruppo Lee’s Pharm. Negli ultimi anni ha realizzato progetti in America Latina, in Africa e negli Emirati Arabi Uniti,formando oltre 65mila dottori. L’obiettivo del gruppo è far crescere il fatturato del 30% negli anni a venire.

Martedì 8 Ottobre 2019

È made in Italy la formazione dei medici cinesi.  Nei prossimi mesi Intermeeting farà partire progetti di aggiornamento a distanza per 400mila dottori. La società è l’unico operatore italiano in questo settore nella Repubblica popolare. In Cina collabora con Lee’s Pharm, società biofarmaceutica pubblica, considerata nel 2010 la seconda migliore Small cap del Paese, secondo Finance Asia.  I risultati ottenuti negli ultimi cinque anni di collaborazione saranno presentati in occasione del prossimo “Great Wall International Congress of Cardiology 2019″, in agenda a Pechino dal 10 al 13 ottobre. 

“Quando un medico cinese si rivolge a piattaforme online come quella di Intermeeting lo fa perché è sempre alla ricerca di formazione aggiornata e di qualità. In questo contesto siamo riusciti a esportare competenze e conoscenze, con un format innovativo che ha saputo imporsi nel mercato asiatico, tanto che oggi siamo in Cina l’unico operatore italiano che opera nel settore della formazione medica”, ha spiegato Gabriele Croppo, country sales manager dell’azienda con sedi in Italia a Padova e a Bari. 

Per la società fondata nel 1999 il mercato estero rappresenta uno dei volani della crescita. Negli ultimi anni ha realizzato progetti di formazione in America Latina, in Africa e negli Emirati Arabi Uniti, formando oltre 65mila dottori. Mentre in in Italia la formazione a distanza ha riguardato 45 mila persone.

Numeri che danno l’idea dell’importanza del mercato del Dragone. Il comparto formazione ha generato un fatturato di 1.3 milioni di euro.  L’azienda punta ad una crescita del 30% annua negli anni a venire, grazie ad un forte impegno nello sviluppo di progetti digitali e app.  “La sfida dei prossimi anni  è arrivare alla formazione di oltre 400mila medici cinesi attraverso il rafforzamento della partnership con Lee’s Pharm”, ha aggiunto Croppo. 

Dalla costruzione di ospedali, alla formazione del personale, dall’assistenza agli anziani all’organizzazione di una rete di cure primarie e alla telemedicina, sono numerose le potenzialità per gli investimenti italiani, come rilevato già nel 2015 da un’analisti di Gop.  Fattori trainanti dell’espansione del mercato sono la consapevolezza in aumento della cura della salute ed i bisogni alimentati dalla crescita economica, un’ampia popolazione che invecchia, l’aumento della capacità di spesa sanitaria pro capite. (riproduzione riservata)

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