Stabilizzazione del neonato critico in attesa di trasferimento

On demand fino al 20 dicembre 2022

www.imfad.it
DAL 13/06/2022
AL 20/12/2022
500
30.00 €

RESPONSABILI SCIENTIFICI

  • Daniele Trevisanuto, Azienda Ospedale Università di Padova

Informazioni Generali

Lezioni

15

Crediti

15

Professioni

  • Infermiere
  • Infermiere pediatrico
  • Medico chirurgo
  • Ostetrica/o

Specializzazioni Accreditate

  • Anestesia e rianimazione
  • Chirurgia pediatrica
  • Ginecologia e ostetricia
  • Infermiere
  • Infermiere pediatrico
  • Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza
  • Neonatologia
  • Ostetrica/o
  • Pediatria
  • Pediatria (pediatri di libera scelta)

Organizzatore

Intermeeting

PROGRAMMA

Nonostante la centralizzazione delle cure perinatali abbia ricevuto un grande impulso negli ultimi anni, circa 1% di tutti i nati necessita di trasferimento dopo la nascita.
La conoscenza dei principi di stabilizzazione e la loro applicazione nella pratica clinica rappresenta un aspetto cruciale della formazione di tutti coloro che si occupano della cura del neonato (medici di varie specializzazioni ed infermieri) e che operano in centri con diversi livelli assistenziali. L’incidenza di questi casi è significativamente diminuita nel tempo tutto ciò ha comportato una netta riduzione dell’esposizione dei professionisti a queste situazioni di emergenza. Solo una formazione continua basata su un approccio teorico-pratico potrà garantire “la miglior gestione possibile” di questi pazienti.
Un’adeguata stabilizzazione è significativamente associata ad una maggiore sopravvivenza ed una minor morbilità. Nonostante la centralizzazione delle cure perinatali abbia ricevuto un grande impulso negli ultimi anni, circa 1% di tutti i nati necessita di trasferimento dopo la nascita.
La conoscenza dei principi di stabilizzazione e la loro applicazione nella pratica clinica rappresenta un aspetto cruciale della formazione di tutti coloro che si occupano della cura del neonato (medici di varie specializzazioni ed infermieri) e che operano in centri con diversi livelli assistenziali. L’incidenza di questi casi è significativamente diminuita nel tempo tutto ciò ha comportato una netta riduzione dell’esposizione dei professionisti a queste situazioni di emergenza. Solo una formazione continua basata su un approccio teorico-pratico potrà garantire “la miglior gestione possibile” di questi pazienti.
Un’adeguata stabilizzazione è significativamente associata ad una maggiore sopravvivenza ed una minor morbilità.

 

Con il contributo non condizionante di: Burke & Burke