Il Mattino di Padova

Formazione padovana per i medici cinesi La ricetta Intermeeting

Unico operatore accreditato da Pechino per i corsi a distanza L’obiettivo è arrivare a istruire 400 mila camici bianchi

PADOVA. In epoca di emergenza camici bianchi nelle corsie dei nostri ospedali c’è chi guarda all’Italia, e a Padova in particolare, per la formazione dei suoi medici. L’interesse e i numeri fanno una certa impressione: si tratta, infatti, del piano messo a punto dal governo cinese e di circa 400mila medici che saranno coinvolti, dal 2020 e per un biennio, nel progetto che vede protagonista la padovana Intermeeting.

rotta a oriente

La frontiera è quella della formazione a distanza, settore dove Intermeeting opera da 20 anni. La società padovana – due sedi (Padova e Bari), 14 dipendenti e la previsione di una crescita dei ricavi del 30% nei prossimi anni (1,4 milioni il fatturato 2018) – è tra quelle che hanno aperto la strada in questo campo, e non solo a livello nazionale. Dopo il primo corso totalmente online (datato 2011) Intermeeting si è costruita un approdo a Oriente diventando partner di Lee’s Pharm, azienda biofarmaceutica pubblica cinese che negli ultimi cinque anni ha realizzato, proprio grazie a Intermeeting, progetti di formazione a distanza sfruttando le competenze medico-scientifiche italiane (e padovane) e la piattaforma Mediclassroom, portale web della società padovana per la formazione e la condivisione delle conoscenze.

prima fase

«Un progetto che ha coinvolto 30mila medici» sottolinea Gabriele Croppo, country sales manager di Intermeeting «nato grazie ai contatti maturati dal nostro comitato scientifico. In Cina, pur essendo molto avanti dal punto di vista tecnologico, riconoscono nell’Italia e quindi in Padova la punta di diamante nell’ambito della cultura medica». È così che Intermeeting diventa il primo (e unico) operatore italiano attivo nella formazione a distanza (e a questo fine accreditato) in Cina.

il progetto

Si parla, è bene chiarirlo, di formazione medica continua ovvero dell’attività di aggiornamento post laurea dei camici bianchi. Resta il fatto che mentre nel nostro paese si fa fatica a completare gli organici medici sia nella sanità pubblica sia nella sanità privata, dalla Cina guardano all’Italia per avere formatori all’altezza. «E Padova è un bacino dove reclutiamo i nostri formatori» aggiunge Croppo. Del comitato scientifico di Intermeeting, oggi in fase di rinnovo, ha fatto parte tra gli altri Sabino Iliceto, docente del Bo e primario dell’Azienda ospedaliera padovana.

nuova sfida

Al “Great Wall International Congress of Cardiology 2019”, che si è tenuto a Pechino nei giorni scorsi, sono stati presentati i risultati dei primi anni di collaborazione con Lee’s Pharm e lanciata la nuova sfida: formare 400mila medici asiatici nei prossimi due anni. «Siamo riusciti a esportare competenze e conoscenze, con un format innovativo che ha saputo imporsi nel mercato asiatico. La sfida dei prossimi anni – conclude Croppo – è arrivare alla formazione di oltre 400 mila medici cinesi attraverso il rafforzamento della partnership con Lee’s Pharm». Intanto l’azienda ha i realizzato progetti anche in Sud America, Africa, Asia e negli Emirati Arabi. —

Matteo Marian