Intermeeting prova in Cina lo scambio di informazioni tra medici

Giovedì 29 Ottobre 2020

Il progetto multimediale ideato dalla società fondata nel 1999 servirà a sostenere la classe medica nella discussione di casi clinici complessi o rari. Al primo appuntamento hanno partecipato circa 54mila medici cinesi

Dalla Cina all’Italia. Intermeeting è pronta a lanciare anche nella penisola Matrix, progetto multimediale realizzato per sostenere la classe medica nella discussione di casi clinici complessi o rari. L’azienda specializzata nell’ambito della progettazione ed erogazione di servizi per la formazione e l’aggiornamento scientifico dei professionisti della sanità ha già provato lo strumento nella Repubblica popolare. Al primo appuntamento hanno partecipato circa 54mila medici cinesi

Per ogni caso clinico di particolare interesse identificato dai medici cinesi, Intermeeting identifica l’esperto italiano con particolare competenza nel contesto clinico in questione e procede con l’ingaggio di medici e esperti della materia attraverso l’invio di una newsletter e la condivisione dei dati principali del caso, spiega una nota. La discussione del caso clinico viene successivamente realizzata attraverso Mediclassroom 4.0, l’innovativa piattaforma di Intermeeting per la Formazione a Distanza, e ospitata all’interno di uno studio televisivo virtuale. In tale spazio, i partecipanti hanno cosi’ modo di ascoltare l’esposizione del caso, le soluzioni, effettive o probabili, intervenire e offrire il proprio contributo nell’identificazione della diagnosi e percorso terapeutico.

“La possibilità di convogliare in un unico spazio virtuale la conoscenza cinese e la qualità  e la preparazione della classe medica italiana, grazie a un tool innovativo e inedito, segna un significativo passo avanti non solo nel rafforzare questo link tra i due Paesi, ma nell’implementare la conoscenza, migliorare l’efficienza e conseguire importanti risultati in campo medico”, sottolinea la professoressa Zhang Jing de Fuwai Hospital di Pechino.

“Quello a cui aspiriamo, e che di fatto in Cina abbiamo realizzato, è la creazione di una rete relazionale tra esperti per la risoluzione di problematiche concrete che coinvolgono il valore piu’ importante, quello della salute”, spiega Franco Folino professore dell’Università degli studi di Padova e presidente del comitato scientifico di Intermeeting. “In questo momento drammatico, siamo grati e orgogliosi di poter dare un contributo concreto al progresso in campo medico: in un periodo in cui il distanziamento sociale è risposta responsabile alla pandemia da Covid-19, la collaborazione a distanza diventa una risorsa cruciale. L’esperienza sul campo dei medici italiani e il profilo di riconosciuta autorevolezza delle nostre Universita’ rappresentano, oggi piu’ che mai, un tesoro che tutto il mondo ci chiede di condividere”.

Lo scorso anno Intermeeting aveva siglato con Lee’s Pharm, società biofarmaceutica pubblica, considerata nel 2010 la seconda migliore Small cap del Paese, un accordo per la formazione a distanza 400 mila medici cinesi.

Per la società fondata nel 1999 il mercato estero rappresenta uno dei volani della crescita. Negli ultimi anni ha realizzato progetti di formazione in America Latina, in Africa e negli Emirati Arabi Uniti, formando oltre 65mila dottori. Mentre in in Italia la formazione a distanza ha riguardato 45 mila persone. (riproduzione riservata)

Per maggiori informazioni https://www.classxhsilkroad.it/news/azienda-information-technology/intermeeting-prova-in-cina-lo-scambio-di-informazioni-tra-medici-202010291230329884