Venerdì 20 novembre 2020
Investimenti su piattaforme tecnologiche e personale specializzato: in crescita del 146% l’attività a favore di oltre 162mila medici per l’assegnazione dei crediti
Quello determinato dall’emergenza sanitaria non è il primo blocco vissuto dalla congressistica per le professioni mediche e scientifiche; se oggi il settore è sostanzialmente azzerato, in passato la stretta sulle sponsorizzazioni da parte delle aziende farmaceutiche aveva comunque ridotto i budget e costretto a ripensare le modalità. A Padova (con una sede anche nel polo congressuale di Bari), una piccola realtà molto specializzata come Intermeeting, sul mercato da oltre 20 anni, ha colto ogni cambiamento per innovare la formula: «Già 15 anni fa abbiamo lavorato sulla formula della formazione a distanza, e abbiamo adottato una metodologia simile a quella della televisione. Non semplici videoconferenze, ma collegamenti fra diverse sale congressi, magari alternati a lezioni frontali. Chiaro che l’avvento del web ci ha dato ulteriori opportunità», spiega Silvia Iliceto, Innovation manager e fondatrice. Un “salto nel futuro” che ha trovato più riscontri all’estero, dove si svolgeva l’80% del lavoro, che in Italia. Ora il coronavirus ha creato nuovi bisogni anche in casa.
Solo nell’ultimo anno l’azienda ha investito oltre 300mila euro tra piattaforme e personale e ha visto un aumento del fatturato per il settore FAD (formazione a distanza) del 70% nei primi 9 mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, contribuendo alla formazione di 162.378 medici (+146% rispetto al biennio 2018-2019 quando i medici formati erano stati 66mila).
Perché l’epidemia non ha fermato la necessità di formazione (e di conseguimento dei relativi crediti) per i medici, ma con tutte le complessità e le limitazioni dovute al crescere dei contagi. Intermeeting è fra i pochi operatori accreditati dal ministero della Sanità per la formazione a distanza (una delle tre modalità previste insieme alla formazione sul campo e a quella residenziale): «Le sfide sono molte: l’evolversi della pandemia e la necessità di traslare online gli eventi formativi già programmati hanno generato un aumento di domanda che si è trasformata in un maggiore uso e al sovraccarico di piattaforme che erroneamente sono state ritenute a torto interscambiabili. L’errore più comune è la mancata distinzione tra piattaforme educazionali e piattaforme di comunicazione a distanza, nate con lo scopo di mettere in collegamento più persone, evoluzioni dello stesso telefono». Le più note piattaforme di comunicazione, ad esempio, non consentono né la necessaria privacy del medico, né la documentazione sulla sua effettiva presenza, necessaria a dare i crediti.
L’azienda padovana lavora con una ventina di figure altamente specializzate: una opportunità lavorativa per le diverse professioni del digitale, dal grafico all’ingegnere informatico fino al web editor. Per chi, a Bari, lavorava per i tradizionali congressi, si è pensato a una riqualificazione mirata a poter lavorare con le nuove modalità. Intermeeting è un «piccolo laboratorio di ricerca: quando le aziende o i professionisti ci segnalano una esigenza, noi sviluppiamo un prodotto mirato», spiega Iliceto. Così è nato Matrix, progetto multimediale per la risoluzione di casi clinici rari, già lanciato e accolto con gran favore in Cina: consente il confronto fra medici di diverse nazioni su casi clinici rari.
Per maggiori informazioni visita il sito https://www.ilsole24ore.com/art/formazione-medici-e-congressi-online-parte-rivoluzione-AD5hat1