Evento RES ECM
16/10/2021
Hotel Chiusa di Chietri, Alberobello (BA)
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Intermeeting
Le fratture da fragilità colpiscono una donna su tre e un uomo su cinque nella fascia di età dai 50 anni in su. Quasi tutti hanno un familiare o un amico che ne è vittima. Eppure, nella maggioranza dei casi, vengono considerate un ‘normale’ segno di invecchiamento anziché la conseguenza di ossa indebolite. Senza pensare alla necessità di un trattamento preventivo.
Con il progressivo invecchiamento della popolazione il problema sta raggiungendo numeri importanti. In Italia si sono verificate 560.000 fratture nel 2017, con un costo per il sistema sanitario nazionale di 9,4 miliardi di euro. Si prevede che la spesa aumenterà del 26% (raggiungendo 11,9 miliardi di euro) entro il 2030. In aggiunta al disagio immediato causato dal dolore e dall’impotenza funzionale, al tempo di guarigione e di recupero, una frattura aumenta significativamente il rischio di fratture successive e può innescare una spirale negativa di dipendenza dall’assistenza sanitaria, di aumento dei costi e di compromissione della qualità della vita.
Tutto questo nonostante l’esistenza di trattamenti e di programmi orientati alla prevenzione secondaria delle fratture da fragilità.
I risultati degli studi dimostrano che il 75% dei pazienti anziani viene dimesso dagli ospedali italiani dopo una frattura del femore senza ricevere alcun trattamento farmacologico per l’osteoporosi.
Saranno discussi all’interno del congresso attraverso delle “mini battle” i trattamenti più innovativi delle principali fratture da fragilità. Il convegno inoltre intende fornire, attraverso una tavola rotonda dedicata, anche un piano d’azione, che includa raccomandazioni per aiutare i responsabili della sanità regionale ad offrire la migliore assistenza possibile ai cittadini.